Mi chiamo Marta e ho un figlio di 2 anni e 7 mesi. A casa, da sempre, siamo io e lui. E ce la caviamo così. A parte l'isolamento e la lontananza dagli affetti familiari, la vita domestica non è cambiata tanto da quando siamo chiusi, ma certo il lavoro sì.
C’è un momento della quarantena in cui senti che stai perdendo il controllo: sul tempo, sulle cose da fare, sul senso della vita. A molti magari è arrivato prima a me è arrivato qualche giorno fa. La settimana mi è volata e sento che la pigrizia mi assale. Sono in pena per la situazione ma non è questo che mi attanaglia l’animo. È più quel non so che di “non ho voglia di fare una mazza”.
Storia di Chiara artista che realizza piccoli quadri di felicità anche in quarantena.