Intanto la mia psicologa (via Skype) mi aiutava a farmi amare il mio bucolocale visto che ci ero costretta per così tanto tempo. Sì, lo odio. È piccolo, è soffocante, è tipo la torre in cui vengono rinchiuse le principesse: all’ultimo piano e angusto. “Va bene, prometto che me ne prenderò un po’ più cura” ed è stato incredibilmente terapeutico.
Fino ad ora nella mia percezione delle cose la natura e la civiltà vivevano contemporaneamente nella stessa vita, oggi invece mi sembrano due continenti lontanissimi tra loro, separati da un mare in cui galleggia l’isoletta Casa Mia. Quando devo andare a fare la spesa arriva l’ansia come un nuvolone di moscerini .
Siamo all'inizio della quinta settimana di quarantena e ancora non ho ben capito come sto. La prima settimana è stata surreale, spaventosa ma anche bellissima, perché lui era qui con me.
Pontedera, Toscana. Sono venuta ad abitare qui 9 anni fa, perché Milano mi stava troppo stretta, impossibile il contatto con Madre Natura, impossibile guardare il cielo tra i palazzi, impossibile respirare aria pulita. Pontedera, quartiere stazione, 60 mq di appartamento,... Continue Reading →
Non sono mai stata una grande scrittrice nella mia vita e l'inizio di qualsiasi tema, tesi, scritto, mi è sempre costato molto. Quindi inizierò così, senza tanti se e tanti ma! Sono a Madrid da più di cinque anni e... Continue Reading →